Con il Decreto Legislativo 87/2024, pubblicato il 28 giugno 2024, si inaugura una profonda riforma del sistema sanzionatorio tributario, in attuazione dell’art. 20 della legge 9 agosto 2023, n. 111. Questo decreto apporta significative modifiche riguardanti le sanzioni tributarie, incluse quelle applicabili ai tributi degli enti locali, con l’obiettivo di migliorarne l’equità e l’efficacia.

Focus sugli Enti Locali: Nota IFEL

La Fondazione IFEL ha rilasciato una nota di approfondimento il 2 settembre 2024, che analizza in dettaglio l’impatto del Decreto Legislativo 87/2024 sugli enti locali, ponendo l’accento sulla revisione del sistema sanzionatorio in relazione ai tributi comunali. Il decreto, infatti, include disposizioni specifiche che incidono sulla gestione delle sanzioni a livello locale, con una particolare attenzione alla proporzionalità delle stesse.

Riduzione delle Sanzioni per Omessi Versamenti nei Tributi Locali

Una delle novità più rilevanti riguarda la riduzione delle sanzioni per omessi o parziali versamenti. Il decreto abbassa la sanzione dal 30% al 25% per le violazioni commesse a partire dal 1° settembre 2024. Questo cambiamento è cruciale per i tributi locali, come l’IMU, poiché stabilisce che per i versamenti tardivi, la sanzione sarà ridotta al 12,5% se il ritardo non supera i novanta giorni. Questa nuova regolamentazione si applicherà anche a casi di versamenti tardivi entro 15 giorni, con una sanzione ridotta in base ai giorni di ritardo, incentivando i contribuenti a sanare tempestivamente le proprie posizioni.

Impatto sulle Sanzioni per le Società ed Enti Locali

Per quanto riguarda le sanzioni pecuniarie relative a violazioni commesse da società ed enti, il decreto stabilisce che queste saranno esclusivamente a carico della società o ente. Questo significa che anche per i tributi locali, la responsabilità delle sanzioni sarà ascritta direttamente alla persona giuridica o all’ente, escludendo le persone fisiche. Tuttavia, se l’ente o la società risultassero fittiziamente costituiti, le sanzioni verranno attribuite a chi ha agito per loro conto.

Principi di Proporzionalità e Offensività nei Tributi Comunali

La riforma introduce inoltre i principi di proporzionalità e offensività, che avranno un forte impatto sull’applicazione delle sanzioni a livello locale. Il principio di proporzionalità stabilisce che le sanzioni devono essere commisurate alla gravità della violazione. Questo è particolarmente importante per i tributi comunali, poiché gli enti locali potranno ridurre le sanzioni se la violazione non ha causato danni concreti o se la sanzione appare sproporzionata rispetto alla gravità dell’infrazione.

Adeguamento ai Documenti di Prassi e la Disapplicazione delle Sanzioni

Un’altra modifica di rilievo riguarda la possibilità di disapplicare le sanzioni in caso di adeguamento a indicazioni fornite dall’amministrazione fiscale attraverso documenti di prassi, come circolari o risoluzioni. Tuttavia, nel caso dei tributi locali, la normativa non obbliga i Comuni a conformarsi automaticamente alle indicazioni dell’amministrazione finanziaria. Questo potrebbe generare conflitti interpretativi tra le amministrazioni comunali e i contribuenti, sebbene il legislatore abbia cercato di introdurre meccanismi di tutela per il contribuente che si adegua a tali indicazioni.

Modifiche ai Criteri di Determinazione delle Sanzioni per gli Enti Locali

Un’importante modifica introdotta dal Decreto Legislativo 87/2024 riguarda anche i criteri di determinazione delle sanzioni, applicabili anche ai tributi comunali. Le sanzioni potranno essere ridotte fino a un quarto della misura prevista, se si ritiene che la violazione non sia proporzionata alla sanzione. Questo offre agli enti locali una maggiore flessibilità nella gestione delle sanzioni, consentendo loro di valutare la gravità delle violazioni in modo più equo e di adeguare le sanzioni di conseguenza.

Il Cumulo Giuridico e la sua Esclusione dai Tributi Comunali

Infine, il decreto introduce un’importante novità riguardante il cumulo giuridico delle sanzioni, il quale non sarà più applicabile ai tributi comunali. Questa scelta è stata dettata dalle difficoltà interpretative che si sono presentate in passato e dalla necessità di allineare il sistema sanzionatorio a una logica più chiara e coerente, eliminando l’applicazione del cumulo giuridico per le violazioni relative a più periodi d’imposta o tributi locali.

Conclusioni

Il Decreto Legislativo 87/2024, come analizzato nella nota IFEL, rappresenta un’importante svolta per la gestione dei tributi locali. Le nuove disposizioni offrono una maggiore equità nell’applicazione delle sanzioni, con una particolare attenzione alla proporzionalità e alla tutela dei diritti dei contribuenti. Tuttavia, l’implementazione delle nuove norme richiederà un’attenta valutazione da parte degli enti locali per garantire che le sanzioni siano applicate correttamente e che eventuali conflitti interpretativi siano risolti in modo tempestivo.

Per gli enti locali, sarà essenziale monitorare l’impatto delle nuove disposizioni e aggiornare i propri regolamenti interni per allinearsi al nuovo sistema sanzionatorio.

Contattaci per ricevere supporto nell’interpretazione e applicazione delle nuove norme sanzionatorie tributarie e per valutare come adeguare i regolamenti comunali alle novità introdotte dal Decreto Legislativo 87/2024.