Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) rappresenta un istituto fondamentale nella gestione del rapporto di lavoro subordinato, disciplinato dall’articolo 2120 del Codice Civile. Questo trattamento economico, spettante ai lavoratori subordinati in caso di cessazione del rapporto, richiede una gestione contabile puntuale e conforme alla normativa.

Nella nota informativa allegata, abbiamo sintetizzato le principali scritture contabili e gli aspetti fiscali connessi, tra cui:

  • Calcolo del TFR: modalità di determinazione delle quote annuali, comprensive di rivalutazione finanziaria basata su un tasso fisso e sull’andamento dei prezzi al consumo (indice ISTAT).
  • Gestione contabile delle quote accantonate: accantonamenti annuali, rilevazione della rivalutazione del fondo, versamenti di imposte sostitutive e gestione delle scadenze.
  • Destinazione del TFR: scelta tra mantenimento in azienda, trasferimento al Fondo Tesoreria INPS o adesione a fondi pensione complementari, con le relative implicazioni contabili.
  • Eventi straordinari: modalità di rilevazione contabile in caso di cessazione del rapporto di lavoro, anticipazioni concesse ai dipendenti o versamenti a enti esterni.

La nota offre esempi pratici delle principali scritture contabili, con riferimento sia ai casi di accantonamento interno sia a quelli di trasferimento delle quote all’INPS o a fondi pensione.

Perché approfondire la gestione contabile del TFR?

Una corretta rilevazione del TFR è essenziale non solo per rispettare gli obblighi di legge, ma anche per garantire trasparenza e affidabilità nella redazione del bilancio aziendale. La gestione puntuale di questi aspetti consente di evitare errori che potrebbero comportare sanzioni o contenziosi.

Per maggiori dettagli vi invitiamo a consultare la nota informativa allegata.